Il dottore ci guarda e dice: “Alla base di questo bisogna elaborare il tutto…”
E si, perché quando si pianifica una gravidanza con essa ci sono innumerevoli aspettative su come sarà il figlio/a.
Il bambino nasce e cresce “bene, bello e sano” proprio come lo abbiamo immaginato, poi verso i 18/24 mesi emergono degli “arresti di crescita” e da lì si inizia il famoso “iter diagnostico”.
Arrivata la diagnosi i genitori devono elaborare “il tutto” di quelle aspettative che l’autismo spazza via…
Tale elaborazione necessita di un cammino lungo e doloroso all’insegna dell’accettazione…
Non è mai arrivato quel giorno perché da quando è nato mio figlio che mi dico “Brando è bello così com’è, non saprei Immaginarlo diversamente”.
Credo che in quel momento cuore e cervello si sono uniti, accogliendo Brando ed il suo modo di essere.
Francesca